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C'era una volta...

…no, questa non è una favola, è il racconto che vi avevo promesso su come è nato l’evento Not-Conventional Wedding.

E inizia con la crociera di Italian Wedding Awards dello scorso novembre.

Io e Giada ci siamo conosciute lì, tra un WedX e un karaoke, tra una serata di gala e una maratona di Barcellona.

Lei è di Trieste e si occupa di partecipazioni personalizzate (ma veramente personalizzate) con il brand Fragola Lilla.
E tra un pancake e un caffè mi dice che nella sua città non c’è una fiera degli sposi. Esiste solo a Udine, cioè a un’ora di macchina da Trieste.

Quindi lancio l’idea: facciamola noi!

Organizzare una fiera non è proprio una cosa facile facile.
E ok che organizzo matrimoni e che ho tutti i giorni a che fare con le spose, cosa che dovrebbe avermi messa alla prova a sufficienza. Ma un evento come una fiera è davvero una situazione “grossa”.

Quindi, da dove partire?
Dove trovare un posto abbastanza grande da ospitare tutti i fornitori del matrimonio?
Come fare promo all’evento?
Come trovare gli espositori?

E soprattutto: perchè una fiera a Trieste non c’è?

Un Open Day

Trovare la soluzione a tutti questo problemi è stato più semplice del previsto.

E’ bastato rendersi conto che non era necessaria una fiera vera e propria, ma bastava un evento. Che però fosse un Evento con la E maiuscola.

Quindi abbiamo pensato di realizzare un Open Day, una giornata a porte aperte in una location super figa, che ospitasse un numero limitato di espositori. Nello specifico, uno per tipologia, in modo da non creare concorrenza spietata.

Perciò avevamo il punto di partenza: la location.

E qui è scattata la conoscenza del territorio di Giada, che ha subito pensato a Villa Bonomo, una meravigliosa dimora nobiliare settecentesca, collocata su un’altura di Trieste, da cui si domina la città. Perfetta per l’evento che avevamo in mente.

Margherita, la titolare, si è detta subito entusiasta del progetto e quindi… ai blocchi di partenza con l’organizzazione!

Not-Conventional

La cosa che più ci premeva, in questo evento, era che non fosse come tutti gli altri. Perché altrimenti – comodità a parte – che interesse avrebbero avuto le coppie a venire da noi e non andare alla fiera di Udine?

Noi volevamo che fosse qualcosa di unico, di differenziante. E, soprattutto, che mostrasse a tutti che esistono dei fornitori del matrimonio che offrono cose diverse da quelle che si è abituati a vedere. Che non esistono regole granitiche prestabilite, quando si tratta del giorno più importante della propria vita.

Insomma, volevamo che fosse un evento rock.
Quindi non convenzionale.

E lo sappiamo che “non convenzionale” in inglese si dice unconventional (come mi ha ricordato mia cugina quando ha visto la promo dell’evento su facebook). Ma per noi quel “non” era fondamentale.

E così l’abbiamo messo nel nome.
Perché i nostri fornitori sono fuori dal coro.

Volete conoscerli?
Eccoveli qui. Ditemi voi se sono o meno convenzionali.

  • Villa Bonomo: ve l’ho già nominata, ma non si può che partire dalla location.
  • Fragola Lilla, con le partecipazioni veramente personalizzate di Giada e Manu. E la immancabile Martina.
    Qui vorrei spendere una parola anche per citare quello che potremmo definire un nostro sponsor, la Art Group Graphics, che è stata fondamentale, insieme a Fragola Lilla, per la realizzazione dei gadget dell’Open Day
  • Rock Wedding Planner. Potevo mancare io???
  • PhotographArte, i fantastici fotografi che hanno anche realizzato tutte le foto che potete ammirare in questo articolo. E che ringraziamo per la disponibilità a rendere anche questo servizio.
  • Paolo Demo, il designer di Millegradi, un’azienda di ceramica… davvero fuori dalla norma. Vi invito a guardare il sito e sono pronta a scommettere che resterete a bocca aperta.
  • Colorato di Pink, la Wedding Coordinator il cui marchio di fabbrica è il rosa. Ma vi garantisco che è tutt’altro che “confettosa”.
  • Brioche Handmade, per gioielli da sposa che sono davvero pezzi unici.
  • Polvere di Fata, il team di animazione per bambini più professional che possa esistere… e con le proposte più alternative che possiate immaginare.
  • Leo Nardin, azienda vinicola da generazioni, che è riuscita a portare il suo vino a diventare perfino un gelato premiato a Londra come migliore d’Europa. Immaginate come devono essere i suoi prodotti in bottiglia…
  • Dolci Emozioni Home Pastry Lab, dove non potrete distinguere i dolci senza glutine da quelli normali, tanto sono buoni.
  • Il Fiorificio, una fiorista molto particolare, attentissima alla sostenibilità e alla eco-compatibilità, per il rispetto della natura in tutte le sue forme.

Il gran giorno

Il giorno dell’evento… è stato pazzesco.

Non mi sarei davvero mai aspettata tanta affluenza e tanto interesse.

Per carità, ero positiva al riguardo.
Sapevo che avevamo lavorato bene sulla preparazione, che tutto era stato predisposto nel migliore dei modi, senza lasciare nulla al caso.

Però in questi eventi è sempre un’incognita. Dipende sempre tutto dal pubblico. E ci vuole davvero nulla per influenzarlo. Sarebbe bastata la pioggia per scoraggiare le persone a venire.

Invece anche il meteo ci ha assistite.
Al mattino è stato nuvolo e fresco, ma senza pioggia. E nel pomeriggio il cielo si è aperto ad un meraviglioso sole, che ha permesso ai visitatori di uscire anche ad ammirare gli splendidi giardini della villa.

Tutti gli espositori hanno creato qualcosa di particolare e unico e questa atmosfera di diversità, intesa come differenziazione e unicità al tempo stesso, era palpabile in tutta la location.

E’ stata davvero un’esperienza meravigliosa.

Sono arrivata a sera distrutta.
E con i piedi devastati, perchè – da bravo genio del male quale sono – avevo messo i tacchi.
Comodi, per carità. Ma dopo due anni di pandemia passati con le scarpe basse se non addirittura con le ciabatte, vi lascio immaginare…

Comunque ne è davvero valsa la pena.
e ci tengo a ringraziare ancora Giada e Margherita, compagne di questo viaggio. e tutti gli espositori che ci hanno dato fiducia e hanno voluto scommettere su questo evento.

Lo rifaremo?
Mah, chi può dirlo…
Però voi restate sintonizzati, che potrebbero esserci news.