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Il matrimonio è una cerimonia e, come tale, viene tradizionalmente associato ad un’occasione formale e, quindi, alle ferree regole del galateo.

E, confesso, spesso lo faccio inconsciamente anch’io.

E’ un retaggio che mi deriva dall’educazione ricevuta da bambina, dove la domanda ricorrente era: “Ma cosa fai se ti invita la Regina Elisabetta?”.

Tuttavia, razionalmente, ho sempre pensato – anche quando avevo 6 anni e mi facevano questa domanda provocatoria – che il fatto di sapere come comportarsi non voglia dire doverlo fare per forza sempre e costantemente. E in modo esasperato.

E’ giusto farlo nelle occasioni appropriate ed è giusto “rilassarsi” in quelle che lo permettono.

Ovviamente se la situazione lo richiede, mi piace che sia così.

Che i bicchieri siano nel giusto ordine, che il numero di posate sia corretto, che il piattino del pane non abbia il coltello (in Italia), che ci sia il giusto spazio di movimento, ecc…

Però questo non deve diventare un peso, né per gli sposi né per gli invitati.

Come, invece, statisticamente risulta essere per il 38,3% delle persone (invitati e sposi).

Ma quindi, il matrimonio in quale di queste circostanze ricade?

E’ un’occasione che deve per forza essere formale oppure ci si può anche rilassare?

La risposta è...

Dipende dal tipo di matrimonio che gli sposi vogliono.

Alla fine si riconduce sempre tutto a questo, alle scelte di stile della coppia che convola a giuste nozze.

Più un matrimonio è tradizionale, più facilmente ci sarà un alto grado di formalità.

Più un matrimonio è rock… più gli sposi sono liberi di scegliere se preferiscono o meno l’inquadramento rigido del galateo.

Vi sembra un controsenso?

Vediamo insieme perché NON lo è.

La libertà del matrimonio rock

Se volete fare un matrimonio tradizionale, dovrete necessariamente rispettare i canoni imposti dalla tradizione.

E se questo matrimonio tradizionale è particolarmente elegante, sarà richiesto un occhio di riguardo alle regole del galateo. Per voi sposi e per i vostri ospiti.

A partire dalle partecipazioni in stile, fino agli allestimenti di sala, passando per tutto quello che c’è in mezzo. Comprese le formalità relative agli abiti e all’utilizzo di posate e bicchieri.

Se scegliete, invece, un matrimonio rock, fuori dagli schemi, vi si apre anche quel ventaglio di possibilità meno “inamidate” che non vi è consentito nel caso di cui sopra.

Perché esistono tantissimi tipi di ricevimento nuziale, non soltanto il classico “placé” (seduti a tavola).

E per ciascuna di queste diverse tipologie, potete scegliere un mood più elegante e sofisticato oppure più sbarazzino, rilassato, easy.

Volete un esempio molto semplice?

Il pic-nic

Il pranzo sull’erba oggi è visto come un’occasione informale, per fare qualcosa di diverso con gli amici.

Ma a suo tempo, nel XVIII secolo, quando nacque, era un’occasione riservata alla nobiltà che, dopo le battute di caccia, si faceva preparare sul momento le prede che erano state prese. E i servitori imbandivano dei veri e propri banchetti all’aperto, sul prato.

Quindi questo particolare tipo di ricevimento ha una doppia veste.

Se volete fare qualcosa di informale e più… rock, potete mettere delle belle tovaglie a quadri bianchi e rossi direttamente sul prato, con dei cuscinoni e i cesti da picnic con il necessario per apparecchiarsi da sé il “tavolo”.

Se volete fare qualcosa di più elegante e stiloso, potete tornare alle origini del picnic e far apparecchiare dei tavoli sul prato, con una mise en place tradizionale. Oppure usare delle trapunte di raso bianco, con dei grossi cuscini abbinati.

Ovviamente anche il servizio seguirà.

Nel primo caso potrebbe esserci un buffet organizzato ad isole, dove ogni invitato può andare e servirsi da sé.

Nel secondo caso potrebbe esserci un catering che serve finger food gourmet.

In ogni caso, comunque, si tratta di qualcosa completamente fuori dagli schemi tradizionali.

Ma con il vantaggio di poter essere più o meno elegante, più o meno formale.

Ma sempre evitando agli invitati quella rigidità di galateo che invece sarebbe imposta in un tradizionale ricevimento placé. E che – secondo le statistiche – è odiato dal 38,3% delle persone.

Il matrimonio rock, quindi, pur essendo fuori dall’ordinario e pur sembrando anticonformista, in realtà regala molte più opzioni, molte più possibilità e molte più libertà di godersi la giornata veramente come si vuole.

E non esclude affatto le scelte tradizionali. Semplicemente le… ammansisce e le adatta alle esigenze di chi tradizionale non è.