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Qualche giorno fa, scorrendo Instagram, mi sono imbattuta in un post della Pasticceria Martini, in cui si accennava alla storia e alle origini della wedding cake.

Oggi la torta nuziale (e ovviamente il rito del taglio della torta) è di uso comune ai matrimoni. Anche se devo dire che ultimamente si tende a preferire il buffet di dolci e alcune coppie decidono di saltare del tutto la torta.

Ma chi ha fatto questa pensata della torta di matrimonio? La mitica Wedding Cake?
Da dove è partito tutto questo rito di uno dei momenti clou della festa di matrimonio?

Ho fatto qualche ricerchina e adesso vi racconto tutto.

Greci e Romani

Gli antichi greci usavano fare dei dolci chiamati Plakuntes o Pemmata.
Si trattava di semplici torte di farina, miele e sesamo. la prima fetta veniva offerta alla sposa insieme ad un dattero, come auspicio di fertilità.

Anche gli antichi romani usavano dei dolci a base di miele.
Il motivo, in realtà, è molto semplice: lo zucchero iniziò ad essere usato in Europa solo dopo l'anno 1000 d.C., portato dagli arabi. E si diffuse solo dopo la scoperta dell'America.

I romani, comunque, avevano una tradizione molto particolare.
Il dolce veniva spezzato dallo sposo, che ne cospargeva, poi, con le briciole, il capo della sposa. Infine, queste erano mangiate dagli invitati, secondo il rito della “confarreatio” (mangiare insieme).

Nel Medioevo

Nel Medioevo nacque in Inghilterra una vera e propria torta nuziale, più vicina a come la conosciamo oggi.

Si trattava di un dolce alto, creato sul momento grazie all’intervento dei commensali.
Gli invitati al pranzo di nozze, infatti, dovevano portare dei pani dolci o dei biscotti, in segno di omaggio agli sposi. Questi venivano, poi, assemblati fino a formare un’unica torta che si sviluppava in altezza.

Più alta era la wedding cake così realizzata, maggiore era il numero di persone intervenute al matrimonio e quindi “vicine” agli sposi.

Affinché i pani e i biscotti stessero meglio insieme, venivano ricoperti di lardo. Gli sposi dovevano baciarsi sporgendosi sopra questa sorta di “muro” e se riuscivano a non farlo cadere, allora era di buon auspicio per la vita coniugale.

Nel XVII secolo, uno chef francese era in visita in Inghilterra ed ebbe l’idea geniale di sostituire il lardo con il caramello.
Diede così vita alla “croquenbouche” (una piccola montagna di bigné farciti di crema) che ancora oggi, in Francia, ricopre l’ultimo piano delle torte nuziali.

 

Vorrei fare una piccola parentesi per esprimere un mio gusto personale.

Io amo moltissimo viaggiare e amo mangiare il cibo locale, in qualunque posto del mondo mi trovi.
Ma sinceramente l’idea di una montagna di pane e biscotti dolci, con sopra il lardo… diciamo solo che non mi ispira per niente.

Appoggio invece la scelta dello chef francese.

Comunque tranquilli, la storia poi ha messo a posto le cose, come vi racconto nel seguito dell’articolo.

Il 1600 e la Bride’s Pie

Intorno al Seicento, nei Paesi Anglosassoni nacque la tradizione della Bride’s Pie, cioè la “torta della sposa”.

Si trattava di una semplice crostata (ma poteva anche essere salata) al cui interno veniva nascosto un anello di vetro. La donna che l’avesse trovato, sarebbe stata la successiva a sposarsi.

[ …io mi sono sempre chiesta: e se l’avesse trovato un uomo?? ]

Gli altri ospiti non ancora sposati, sia uomini che donne, avrebbero potuto sognare il volto del loro futuro consorte, ponendo le briciole della loro porzione di torta sotto il cuscino, quella notte.

L’Ottocento e la Torta Bianca

E’ nell’Ottocento che si sviluppa la tradizione della copertura bianca sulla torta nuziale e, più precisamente la moda fu lanciata dalla Regina Vittoria, durante il suo matrimonio con il Principe Alberto (10 febbraio 1840).

Il colore bianco fu caratteristico nelle nozze di questa grande regina inglese che, infatti, lanciò anche la moda dell’abito da sposa candido.
Questo colore, per quanto riguarda la wedding cake, indicava la ricchezza della dote della sposa, perché lo zucchero raffinato, all’epoca, era molto caro e poteva permetterselo solo una famiglia estremamente benestante.

La torta della Regina Vittoria si distinse anche per un altro particolare: sulla sommità della torta erano posizionati dei topper (le statuine raffiguranti gli sposi). Erano una novità assoluta dell’epoca.

La tradizione della torta nuziale in Italia

La tradizione della wedding cake, in Italia, ci mise parecchio tempo a diffondersi.

Fino agli anni Cinquanta il ricevimento di nozze si chiudeva semplicemente con l’offerta dei dessert, non c’era una vera e propria torta.

Fu solo più tardi, con gli anni Sessanta, che iniziò a prendere piede questa usanza. Forse grazie al boom economico o forse per via dell’espansione culturale e dell’apertura a nuove tradizioni.

In ogni caso all’inizio si trattava di normali torte, niente a che vedere con quelle a cui siamo abituati oggi.
Bisogna infatti considerare che fino a tutti gli anni Settanta la torta si mangiava solo la domenica, il giorno di festa. E nemmeno tutti potevano permettersi di avere un dolce tutte le domeniche.

Poi con l’arrivo dei matrimoni “eccessivi” negli anni Ottanta, anche le torte si evolvono e molti maestri pasticceri iniziano a inventare creazioni sempre più elaborate. Fino ad arrivare alle attuali Wedding Cake a più piani, con decorazioni di pasta di zucchero e statuine personalizzate.

Oggi il trend sta un po’ cambiando, si sta diventando un po’ anticonformisti anche in questo.
La preferenza è per il buffet di dolci e frutta, anche se il taglio della torta mantiene inalterato il suo fascino.
Sono pochissime le coppie così anticonformiste da rinunciare al rito del taglio… per ora. Vedremo nei prossimi anni cosa succederà.